sabato 12 maggio 2012

Artigiano della Riabilitazione

Queste non sono parole mie ma esprimono tutto ciò che da due anni sento dentro.
Grazie operatori Bianco-Blù <3

Per questo "artigiano" della riabilitazione ogni volta l'emiparesi è una sfida, una guerra continua, un rito sacrale.
Lui sa che la paralisi non va in ferie, non conosce domeniche o riposi settimanali.
La paralisi è sempre lì che aspetta, beffarda, irriverente, ferma.
La paralisi non si muove.
Ma lui è ostinato, qualcuno dice anche maniaco... si maniaco e appassionato del suo lavoro.
Un pò gentile, un pò burbero, cocciutamente si danna l'anima finchè non appare un barlume di luce, un qualcosa che si muove.
Come uno scultore insaziabile anche egli plasma nella forma informe e deforme del corpo una traccia, un percorso da inseguire.
E tanto si dà pace quando questa natura morta anela alla vita, alla resurrezione.
Ma solo per un attimo che... da incorreggibile perfezionista qual' è non se ne gode e già pregusta la prossima battaglia.
La paralisi non dà tregua, non dà aiuto, non è mai doma.
Alla fine quando gli animi sono stanchi ma felici, ridotti allo strenuo delle forze ma con le forze un velo di nostalgia triste, commisto a intima gioia, puntualmente lo pervade: è ciò che poteva essere ancora e non è stato (c'è sempre qualcosa che si poteva recuperare ancora).
Ma intanto una speranza nuova è sbocciata.
Una nuova vita è nata.