mercoledì 14 settembre 2016

ORE.. MINUTI.. GIORNI

Per Natale mi hanno regalato un cofanetto vuoto ed io l'ho riempito.
L'ho riempito di tempo.
Ci ho riposto dentro i miei orologi.
Strumenti preziosi che hanno segnato i minuti e le ore di ogni singolo giorno.
Momenti belli.
Pieni di risate.
Momenti pessimi.
Bagnati di lacrime.
Ogni giorno quando decido che orologio indossare ho cura di portare le lancette dei minuti un po' indietro.
Non tanto.
Giusto qualche tacchetta.
Così.
Per avere l'illusione che mi avanzino ancora dei minuti.
Dei minuti per vederti ancora.
E ancora.
Poi quando la giornata giunge al termine e mi ritrovo a riporre l'orologio dentro lo scrigno aggiusto le lancette dei minuti.
E ripenso a che gran burlone è il tempo.
Che passa senza darci via di scampo.
E a quanto io voglia ingannarlo.
Ma è solo un illusione.

Fla.Via

ORDINE APPARENTE

Ho cercato di mettere ordine.
I fogli gialli ben impilati sul primo ripiano della libreria.
I fogli blu in verticale sul secondo ripiano.
I fogli verdi sul terzo.
Rimangono i fogli bianchi.
I fogli ancora da riempire.
Li proteggo dentro una cartellina trasparente.
Aspetto il momento giusto per usarli.
Nel frattempo li custodisco nel ripiano più alto.
In attesa dell'ispirazione.
Non voglio diventino monocromatici come gli altri.
Perché io non sono monocromatica.
Così ho creato un ordine apparente.
Un ordine che mi aiuterà a confondere chi vorrebbe farmi essere come non sono.
Ordinaria.
Un ordine apparente che mi regalerà più tempo.
Più tempo per cullare il mio caos.
Un caos che regna dentro me.
Un caos che scalpita.
Scalcia furioso.
Scalcia furioso per uscire fuori.
Ma io lo tengo in me.
Gelosa non lo faccio uscire.
Se non con la penna.

Fla.Via

SE SOLO TI FERMI...

Andando lontano hai pensato di lasciare dietro tutti.
Andando lontano hai pensato di lasciare dietro chi sei.
Hai pensato di allontanarti da te stessa.
Sei talmente occupata ad allontanarti che non ti sei accorta che ti stai inseguendo.
Sembri una gatta che si rincorre la coda.
Come se la coda non facesse parte di te.
Ma se ci pensi.
Se solo ti fermi a pensare.
Una gatta senza coda è una gatta mutilata.

Fla.Via

SONNO

Un giorno qualcuno scrisse che era la sera il momento peggiore della giornata.
Era la sera.
Il momento di andare a letto.
Il momento in cui tutto si dovrebbe spegnere.
E per i più è così.
Andando a letto spengono tutto.
Si spegne la luce.
Si spegne la vita reale.
Iniziano i sogni.
Tutto pare bello.
Ma quando vai a letto e a letto non ci vorresti andare iniziano i guai.
Fai a botte con il cuscino.
Ti attorcigli alle lenzuola.
L'anima prova spasmi dolorosi.
Il cuore batte forte.
Troppo forte.
Pare voler uscire dalla gabbia.
Ma le catene a cui è legato sono molto forti.
Quindi rimane li.
E sanguina.
Poi quando nel cielo cominciano ad apparire le timide luci dell'alba il corpo ormai straziato dall'ansia trova sollievo.
E si abbandona al sonno.
Un sonno effimero.
Fugace.
Un sonno seguito dal risveglio.
Un risveglio che a dispetto della notte pare tranquillo.
Pare.

Fla.Via

venerdì 2 settembre 2016

ATTESA

Vorrei avere la pazienza di una leonessa a caccia.
Una leonessa che si apposta cauta e attende il momento giusto per saltare alla gola dell'ignara preda.
Aspetta paziente.
L'attesa verrà premiata poi con il pasto.
Anche io aspetto.
Aspetto con pazienza il momento giusto.
Aspetto con pazienza che la vita si distragga per saltarle alla gola.
Le salterei alla gola ma non la ucciderei.
La priverei lentamente di ogni singola cosa.
Senza fretta.
Con pazienza.
La voglio guardare mentre piange.
Mentre piange senza capire che le sta succedendo.
Mentre singhiozza mi farei vedere.
Con aria sadica rimarrei a guardarla.
Aspettando con pazienza il momento in cui si chiederà "perché"?
Perché?
Ed allora le girerei le spalle.
Lasciandola li.
Sola.
In attesa di una risposa.
In attesa.

 

Fla.Via

PARLAMI ANCORA

Mi faccio cullare dal movimento della mia sedia a dondolo
Sto seduta sotto la tua veranda fiorita
Si vede il mare da qui
Una vista meravigliosa
Regna il silenzio
Una pace irreale
Una pace a cui non sono abituata
Chiudo gli occhi
Riesco a sentire il rumore dei passi pigri della gatta che ogni tanto passa a trovarti
Il suo miagolio è una nenia antica
Mi passa accanto sfiorandomi le gambe
Si alza una brezza leggera che mi scompiglia i capelli
Una brezza leggera che sa di te
Fresca
Fresca come le tue carezze
Riesco a sentire le tue mani sul mio viso
Respiro più forte per sequestrare il tuo profumo
Lo faccio mio riempiendomi l'anima
Il silenzio colma la veranda fiorita
Mi sento felice
Mi sento
Ti sento
Apro gli occhi
Mi sveglio
Continuo a sentire il tuo profumo
Sorrido
E chiedo al silenzio di parlarmi ancora di te.

 

Fla.Via

ECO

Sono una piccola biglia
Colori sgargianti mi caratterizzano
Ho giocato tanto
Hai giocato tanto
Due biglie pronte a rotolare insieme
Una verso l'altra
I nostri incontri hanno prodotto scintille
Piacevoli scintille
I nostri giochi sono stati sorprendenti scoperte
Le nostre risate hanno riempito il cielo
I nostri respiri hanno gonfiato le nuvole
Siamo due biglie che hanno giocato tanto
Insieme
Ci siamo divertite a rotolare insieme
Mi hai seguita
Ti ho seguita
Ed insieme abbiamo rotolato fino a qui
Fino al ciglio del dirupo
Pensavo fosse un altro gioco
Ti sei fermata a guardare
Io no
Io ho continuato a rotolare
Ed ho sentito il vuoto
Un vuoto che mi ha impedito di urlare.
Un vuoto che si è riempito dell'eco dei miei pensieri
Tu ferma mi hai lasciato cadere
E dall'alto mi hai guardato
Fino a che non mi hai vista più.

 

Fla.Via

A PUGNI STRETTI

La luna incurante da lassù emana una luce forte facendo sparire le sorelle stelle nella notte buia.
È una notte di fine estate.
Calda.
I tuoi occhi sono senza sguardo ma non evitano i miei.
Mi stringi in un abbraccio forte come non mai.
La mia anima trapassa il tuo corpo.
Ti vedo mentre mi tieni stretta nella morsa.
È una bella scena.
Ci sono tante emozioni dentro me.
Belle.
Tenere.
Poi guardo le tue mani.
Stringono forte il pugno.
La morsa dell'abbraccio è stretta.
Come a non volermi far andare via.
Ma così non è.
La morsa dell'abbraccio è stretta.
Come a volermi dire basta.
Come a volermi dire addio.
Ma non lo dici.
Stringi i pugni.
Non dici una parola.
La morsa si allenta.
Rivedo i tuoi occhi senza sguardo.
Ma loro non vedono me.
E tu stringi ancora i pugni.
Sono sotto lo stesso cielo tuo.
Siamo sotto le stesse stelle celate dal bagliore della luna.
Ma tu hai deciso a pugni stretti di non esserci più.

Fla.Via

SENZA PASSARE DAL CUORE

Nel giorno più caldo d'estate
Hai indossato il tuo più bel vestito
Il tuo più bel vestito di ghiaccio
Il mare incredibilmente calmo è rimasto ad ascoltare
Fermo
Cristallino
È rimasto ad ascoltare la tua voce
Le parole uscivano dalla tua bocca
Uscivano dalla tua bocca senza passare dal cuore
Uscivano dalla tua bocca e mi arrivavano dritte alla stomaco
Dritte allo stomaco senza passare dal cuore
Ho fatto come il mare
Sono rimasta ad ascoltare
Calma
Ferma
Nel giorno più caldo d'estate ho avuto freddo

Fla.Via

LUNA

Ho visto onde infrangersi sulla scogliera in modo violento.
Ho visto onde avvolgersi in un disperato abbraccio scogli solitari.
Ho sentito la potenza del mare agitato.
Mi sono abbandonata alla ferocia del mare.
Ho sperato mi travolgesse portandomi lontano.
Lontano.
Ho sperato mi spingesse su un isola deserta.
Ma l'acqua carica di sale mi ha sequestrata.
Mi ha rapita.
Mi ha tenuta per se.
Grosse onde mi hanno fatto sfiorare il cielo.
La schiuma mi ha solleticato la schiena.
Nella loro immensità le onde mi hanno fatto provare il vuoto.
Un vuoto profondo.
Un vuoto che ha provato sollievo con il calare della notte.
Ho visto la luna sorgere con le stelle.
Ho visto la luna sorridermi.
Una luna rossa. Grande.
Stelle brillanti. Numerose.
Ho sentito il mare calmarsi.
Ho sentito le mani sugli occhi.
Mi sono lasciata cullare in un sonno profondo.
Profondo come il mare.

Fla.Via

... ...

È bellissimo vederti anche solo il tempo di sentirmi stretta nel tuo abbraccio mentre il mondo fuori continua caotico il suo giro.
È bellissimo sentire il tuo cuore fondersi con il mio in un forte battito mentre intorno a noi regna il rumore del traffico.
È bellissimo perdermi nei tuoi occhi che brillano come il sole nelle notti più buie o come stelle nei giorni estivi.
È bella la vita.
Sono belle le contraddizioni che la caratterizzano.
Come quando fuori piove ma c'è il sole.
Adoro il profumo di pioggia estiva ed amo il sole invernale.
È bello.
È bello.
Tu sei pioggia ed io estate.
Io sono inverno e tu sole.
Un accozzamento non consueto ma straordinario nella sua combinazione.
Un pò come il cono menta e cioccolato fondente.
La freschezza della menta avvolge la corposità del cioccolato.
Un unione straordinaria.
Un unione che stimola le papille gustative a tal punto che più lecchi i due gusti uniti più ne vorresti.
Come i tuoi baci.
Come i tuoi baci che non mi bastano mai.

Fla.Via

MARGHERITE

Mi sono sorpresa a sentirmi dire parole solo pensate.
Le ho dette sottovoce.
Ma le ho dette.
Ho censurato il pudore sentimentale.
Un pudore assente nei bambini.
Ecco sono tornata bambina.
Una bambina di 7 anni.
Una bambina forte come una roccia.
Una bambina coraggiosa.
Una bambina che profuma di margherite.
Ripenso a tutte le parole che ho detto e quelle che mi rimuginano ancora dentro.
Faccio un grosso respiro e mi sorprendo a sorridere pensando a quella bambina che sa di margherite.
Una bambina di soli 7 anni capace di grandi insegnamenti sentimantali.
E vorrei essere come lei sempre.
Perché la vita è una sola.
La vita è una sola anche se a volte ci si ritrova a viverne tante.
Tante quante sono i petali di una margherita.

Fla.Via