lunedì 17 ottobre 2016

PENSAVI FOSSE DOLORE

Ho trovato una lettera scritta da me.
L'ho trovata per caso.
Dentro una scatola fiorita.
Piena di polvere.
La quantità di polvere segna il tempo della dimenticanza.
Quella scatola è rimasta dimenticata per tanto tempo dentro la stanza i cui muri parlano attraverso i disegni.
Il foglio della lettera è ingiallito.
La grafia non è matura.
È adolescenziale.
Parole scritte con una penna blu.
Vocali e consonanti tondeggianti e grandi.
Leggo la lettera tutto d'un fiato.
È piena di rabbia.
Rabbia per una perdita.
Quanto mi sembra attuale.
Parole dure vengono spese contro una immaginaria potenza superiore.
Una potenza superiore capace di creare il bello e il cattivo tempo.
Mi fermo un attimo a pensare.
Ma davvero ritenevo responsabile del mio dolore una immaginaria potenza superiore?
Quella adolescente di allora, quell'io di tanti anni fa mi fa tenerezza.
Stupida ragazzina.
Pensavi fosse vero dolore.
E invece...

Fla.Via

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