domenica 6 marzo 2016

COLORI

Seguimi per favore.
Entra con me nella stanza del sole.
Entra e chiudi la porta alle tue spalle.
Spogliamoci dagli abiti.
Spogliamoci dalle convenzioni.
Dalle etichette.
Esorciziamo le preoccupazioni.
Releghiamo i giudizi altrui.
Isoliamo i brutti pensieri.
Immergi le tue mani con le mie nel secchio dei colori.
Accarezza le pareti bianche.
Riempile di colori accesi.
Blu come il mare.
Verde come l'erba del prato.
Giallo come il sole estivo.
Arancione come le foglie degli alberi in autunno.
Rosa come i fiori di pesco in primavera.
Lasciamoci andare.
Leggeri.
Senza malinconia.
Cancella dai tuoi occhi l'indifferenza.
Ti cerco nella stanza.
Non ti trovo.
Sei rimasto sulla porta.
Una porta che ora ti chiudi sul viso lasciandomi dentro. Sola.
Le pareti si restringono.
Scorrono su binari invisibili.
Rendono la stanza del sole più piccola.
I colori da prima accesi diventano opachi.
L'unico colore che riesco ad usare è il rosso.
Rosso come il sangue.
Il sangue di una morte apparente.

Fla.Via

NUVOLE

Fragili pensieri felici percorrono i meandri della mia mente.
Aleggiano nell'aria volatili ma densi come il fumo di una sigaretta aspirata avidamente.
Una nuvola di ricordi fa comparire un timido sorriso.
Un sorriso pudico.
Un sorriso che si espande in fragrante risata.
Una risata che cela la malinconia.
Malinconia tradita dagli occhi sempre lucidi.

Fla.Via

MOVENZE

Un leggero vento muove i miei capelli.
Un vento dispettoso.
Soffia piano ma costante.
I miei capelli svolazzano nell'aria solleticando il viso.
Immagino siano carezze.
Sulla fronte.
Sulle guance.
Sulle labbra socchiuse.
Avanzo con il mio passo incerto e inconsapevole.
Giro l'angolo ed una luce inaspettata fa lacrimare gli occhi.
I capelli animati dal vento ora brillano al sole.
Continuano a danzare con il vento.
Sinuosi accompagnano i passi.
Si muovono quasi amoreggiando.
Ogni ricciolo si aggroviglia a quello vicino.
Si tengono stretti come a formare una rete.
Una rete protettiva che impedisce ai ricordi di volare via.

Fla.Via

FUMO

Ho chiuso bene il barattolo.
Ora nulla può uscire.
Solo poche persone sono in grado di svitarlo.
Il tappo è avitato stretto.
Lo osservo da lontano.
È inerme, apparentemente innocuo.
Al suo interno vedo tumulto.
Un fumo grigio chiaro lo riempie.
Un fumo che danza al suo interno.
Sinuoso e leggero.
Lo guardo ipnotizzata.
A tratti il fumo grigio assume diverse sfumature.
Chiare arrivando al bianco.
Lento e sinuoso.
Ammaliante.
La danza diventa poi frenetica.
Il colore vira gradualmente verso tonalità più scure.
Fino a diventare Nero
Denso.
Assume movenze tribali.
È seducente.
Ed io mi faccio sedurre.
Mi abbandono guardandolo.
Quasi ne percepiscono l'inconsistenza.
Senza accorgermene prendo il barattolo tra le mani.
Lo apro.
Il fumo prima bianco poi grigio e poi nero mi avvolge facendomi sparire.
Mi faccio trasportare senza oppormi.
Mi abbandono a lui, inerme.
Si spengono i pensieri.
Si spengono le luci.
Tutto diventa buio
.

Fla.Via

martedì 1 marzo 2016

PROFUMO DI TRAMONTO

Non sono moglie, non sono figlia e nemmeno concubina.
Il mio cuore non è libero e pulsa bruciando.
Nelle mie vene scorre veloce lava incandescente.
La mente elabora ed archivia.
Toppo velocemente però dimentica.
I miei occhi assetati di sguardi si posano su spiriti irrequieti.
Le mie mani affamate di carezze cercano altre mani nervose.
Le mie labbra nostalgiche di baci si schiudono in sfrontati sorrisi.
I miei capelli ribelli si abbandonano al volere del vento.
La mia anima complicata non trova pace.
Freme.
Cerca un contatto.
Due braccia dentro le quali rifugiarsi.
Un abbraccio stretto.
Una morsa in grado di alleviare un attesa estenuante.
Un abbraccio che profuma di pioggia.
Un abbraccio che profuma di tramonto.

Fla.via







ALBA

Una flebile luce rende il cielo di un colore instabile.
L'arancio si stende come lunghe pennellate sapientemente date.
Un arancio sfumato che porta con se il bianco.
Osservo il cielo.
Lo osservo con gli occhi di una bambina.
Una bambina che ha deciso di prendersi il suo tempo.
O forse con gli occhi di una bambina che ha deciso di perdersi nel tempo.
Una bambina dagli occhi grandi e lucidi.
Occhi in cui è possibile specchiarsi.
Occhi che mettono a nudo l'anima spogliandola come un abile amante.
Occhi che fanno paura perché capaci di ammaliare e sedurre con un innocenza apparente. Ma sinceri.
Capaci di innamorarsi e perdersi.
Forse troppo facilmente.
Ma mai a caso.

Fla.Via

LAME

Affilate lame
Lucide
I miei occhi vi si specchiano
Occhi languidi
Affilate lame
Penetrano la mia carne
Un dito sotto lo sterno
Sussulto momentaneo
Penetrano a fondo
Dolore acuto
Occhi lucidi
Lacrime calde
Copiose
Sangue caldo
Lento fuoriesce
Corre via da me
Sangue pazzo
Malato
Pazzo e malato come
Il gesto estremo di salvezza
Salvezza da un dolore cronico
Un dolore cronico che uccide lentamente l'anima
Anima straziata
Anima stanca

Fla.Via